giovedì 18 settembre 2014

Il trasloco

Sono ormai conosciuta come "quella dei traslochi". Non penso proprio di aver battuto record di chi si sposta per lavoro regolarmente, ma sono certa di essermi avvicinata al record di traslochi fatti nello stesso anno.


Quando parlo con qualcuno che non vedo da un po', la domanda "abiti sempre lì" prevede spesso un NO.
Quando devo compilare un modulo, dichiarare la residenza mi crea sempre qualche problema. E alla fine, finisco per mettere l'indirizzo della casa genitoriale. Quella, almeno, è sempre la stessa
Quando trasloco non sposto solo quattro stracci, il pc e il Bimby.  
No: con me si sposta praticamente una casa intera. Libri che hanno passato più tempo negli scatoloni che sui ripiani, vestiti che non sono mai gli stessi e che, ogni tanto, mi fanno dire "ma io avevo un abito azzurro, chissà in quale casa l'ho lasciato", scarpe che, periodicamente, trovano alloggi diversi: sotto il letto, in una scarpiera, nelle scatole originali.

Sicuramente, mi posso definire la fantasista delle nuove case: che come sistemo io i mobili in giro e li adatto a quelli esistenti, nemmeno un arredatore professionista.
C'è da dire che l'attività di imballare e sballare roba aiuta notevolmente lo sviluppo del mio lato organizzativo, la mia pazienza, lo spirito di adattamento e la forza muscolare.
Manca poco che provvedo alla vendita di un mini servizio come life coach... 

Le mie abitazioni, comunque, hanno portato una serie di vantaggi:
- ho praticamente provato tutto l'arredamento possibile: divani in pelle chiara, in pelle scura, in tessuto e colorati, troppo grandi, troppo piccoli, di moda, fuori moda, bellissimi e scomodi, bruttissimi e comodissimi.
- cucine nuove, cucine classiche, dell'Ikea e del Mondo Convenienza, in legno, in acciaio, bianche, colorate, lucide, opache.
- vale lo stesso per i materassi: a lattice, con le molle, in memory foam e i letti: con cassone, in pelle, in tessuto, in legno.
- ho avuto armadi piccoli, armadi grandi, armadi organizzati, cabine armadio.
- mi sono lavata in docce iperchic, piccolissime, con vetro trasparente, con vetro opache, con tenda e addirittura solo con la vasca.

Diciamo che, per la futura (e definitiva casa), ho le idee molto chiare su cosa voglio e non voglio.

Come si dice, troviamo il lato positivo di ogni situazione, giusto?

1 commenti:

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